Il ratto domestico o topo da compagnia è un roditore norvegese, allevato come pet da compagnia.
È conosciuto con diversi nomi: fancy rat, brown rat, pantegana, surmolotto, ratto delle chiaviche, ratto grigio.
Rispetto agli esemplari selvatici, i ratti da compagnia presentano differenze fisiche e comportamentali.
Scopriamo quali.
Origini e storia del ratto domestico
La storia di questo roditore ha inizio nelle regioni temperate dell’Asia centrale: i primi ratti allevati come animali da compagnia risalgono al 1600, in Giappone.
Venivano selezionati per ottenere colorazioni o marking particolari.
In Europa questa pratica si fa strada prima nell’Inghilterra vittoriana, poi in tutte le altre nazioni.
Oggi i ratti da compagnia sono diffusi ovunque e molti paesi hanno organizzazioni più o meno ufficiali di estimatori.
Gli esemplari da allevamento possiedono pedigree e partecipano a show di bellezza.
Caratteristiche fisiche dei ratti domestici
Come anticipato, i ratti domestici presentano differenze rispetto a quelli selvatici, dovute ad allevamenti selettivi e fattori ambientali.
Le maggiori differenze si riscontrano nella colorazione: i ratti selvatici sono prevalentemente grigio-marrone, quelli domestici sono selezionati secondo marcature di colore molto diverse.
Inoltre, nei ratti domestici:
- cervello, cuore, fegato, milza e ghiandole surrenali sono di dimensioni ridotte rispetto ai ratti selvatici;
- più moderate sono le reazioni a stimoli visivi e sonori;
- sono meno diffidenti verso cibi che non conoscono;
- si accoppiano prima e più a lungo;
- sono più mansueti e adatti al rapporto con gli esseri umani;
- vivono più a lungo.
Come capire se ti trovi di fronte ad un ratto domestico?
- il corpo è interamente coperto da una pelliccia molto fitta (tranne coda, naso, labbra, superficie di appoggio degli arti); ha 5 dita dotate di artigli;
- coda lunga, con 27-30 vertebre;
- 16 denti (4 incisivi e 12 molari);
- un cuore che batte velocemente.
Come tutti i roditori, come ad esempio il criceto, anche i denti dei ratti domestici sono a crescita continua.
Una particolarità del ratto domestico che forse non hai mai notato è la lacrimazione: nell’orbita oculare, infatti, è presente una particolare struttura anatomica detta Ghiandola di Harder.
Questa produce un secreto dal colore rossastro, simile a lacrime rosse.
In condizioni normali, le lacrime sono costantemente rimosse ed è quasi impossibile notarle.
Le varietà di topi da compagnia
L’allevamento selettivo ha sviluppato molte varietà di topi da compagnia.
Non sono vere e proprie razze ma combinazioni di tratti, ereditati spesso l’uno indipendentemente dall’altro e non necessariamente trasmessi alla prole.
Le associazioni di amanti e allevatori dei ratti domestici hanno un gergo tecnico con cui descrivere questi tratti.
Ti cito i principali:
- colore del pelo (e occhi);
- marcature (markings);
- tipo di pelo o eventuale assenza;
- conformazione delle orecchie;
- assenza di coda.
Per ogni tratto esistono “standard“, a cui ogni esemplare può corrispondere in modo più o meno puro.
I colori del pelo si classificano su base nera (cioè peli di colore uniforme) o base agouti.
I colori degli occhi possono essere neri, “rubino” (un rosso scuro molto intenso, quasi nero), rosa o rossi (associati alla variante albina).
Come distinguere il sesso di un ratto domestico?
Innanzitutto dal peso:
- il ratto domestico maschio pesa 450-520 g;
- la ratto domestico femmina 250-300 g.
La femmina di ratto domestico ha un pelo più liscio, non ha odore e raramente marca il territorio.
Nel maschio i testicoli sono particolarmente evidenti e scendono già a 20 giorni di età.
La pubertà viene raggiunta, in genere, tra i 50 e i 60 giorni di vita.
Riproduzione dei ratti domestici
La prima cosa da specificare sulla riproduzione dei ratti domestici, è che è fortemente sconsigliata.
I ratti da compagnia sono estremamente prolifici e ti troveresti ad avere tantissimi cucciolotti da accudire, crescere e sistemare con adozioni non sempre facili da concludere.
Molti piccoli, infatti, possono finire in cattive mani, essere abbandonati o diventare pasto per altri predatori, soprattutto serpenti.
I ratti sono in grado di riprodursi tutto l’anno, con qualche calo di fertilità solo in inverno.
La femmina di ratto da compagnia va in estro ogni 4-5 giorni; la gravidanza dura 21-23 giorni.
Il numero di piccoli varia tra i 6 e i 12 topolini.
Una femmina costantemente gravida, può andare incontro a problemi di salute.
Se ami i tuoi pet, puoi pensare di sterilizzarli o di avere più esemplari dello stesso sesso.
Ad ogni modo, ti consiglio di rivolgerti sempre a veterinari esperti se vuoi provare questa avventura.
Abitudini e comportamento del ratto domestico
Se possiedi già un topo da compagnia, saprai già che questi pet sanno essere ottimi amici, docili, intelligenti, puliti; ti riconoscono e si affezionano.
Se non ne possiedi uno e stai pensando di accoglierlo e tenerlo con te, non te ne pentirai.
Maneggialo con cura e gentilezza o potrebbe arrabbiarsi; interagisci con lui o patirà la solitudine.
I ratti sono animali sociali e il mio consiglio è di dedicargli tempo, attenzioni e accudirne più di uno, così che possano sviluppare relazioni sociali più complesse.
Ricorda, però, che sono anche molto territoriali: possono essere aggressivi verso altri esemplari introdotti bruscamente nel loro ambiente; attendi che creino nuovi assetti sociali.
Questi pelosi possono imparare piccoli esercizi, venire al richiamo, giocare con te; l’esplorazione è sicuramente la loro attività preferita.
Qualche consiglio se hai appena accolto un ratto domestico:
- prepara il nido prima dell’arrivo, così che possa iniziare ad ambientarsi;
- metti una tua vecchia maglia o qualcosa che abbia il tuo odore;
- fagli ascoltare la tua voce;
- fai attenzione a rumori forti o movimenti bruschi che potrebbero spaventarli ma, allo stesso tempo, esponilo in modo graduale ai suoni della tua casa:
- usa un verso di richiamo quando ti avvicini alla sua gabbia, così che percepisca il tuo arrivo;
- approccia col cibo, così che associ la tua presenza ad esperienze positive.
Ultima tip, da usare per pelosi che sopportano meglio le terapie d’urto: la pratica del “bonding pouch”, letteralmente “tenere in un sacchetto” di stoffa.
Per familiarizzare col tuo amico, puoi tenerlo con te, magari nel cappuccio di una felpa, così che non si senta maneggiato ma si abitui a te e al tuo odore.
I ratti iniziano a rilassarsi dopo circa 20 minuti di tensione: il consiglio è di far durare queste “sedute di socializzazione” per almeno 30 minuti di seguito, più volte al giorno.
Alimentazione di un ratto domestico
In natura i ratti sono abituati a mangiare qualsiasi cosa e sono, dunque, onnivori.
In cattività, se mal alimentati, rischiano obesità; dovrai quindi garantire una dieta sana ed equilibrata al tuo cucciolo.
Questa dovrebbe prevedere pochi grassi (5%) e proteine (15%), che possono provenire da alimenti di origine animale e soprattutto vegetale (cereali, semi, verdure).
In commercio esistono pellet e mangimi specifici per ratti domestici già correttamente bilanciati; ti sconsiglio mix casalinghi e fai da te, è molto complicato bilanciare tutti i nutrienti.
A cibi secchi, integra sempre verdure fresche: abitua il tuo peloso fin da cucciolo ad apprezzarle perché, senza giusta educazione, tenderà a preferire cibi più saporiti e calorici, snobbando quelli sani.
Tra i vegetali idonei ti consiglio:
- insalata (no iceberg)
- cicoria
- indivia
- scarola
- belga
- radicchio
- zucchine
- cetriolo
- bietola
- carote
- spinaci
- trifoglio
- tarassaco
- finocchio
- sedano
- broccoli
- cavolfiori
- frutta
Tra gli alimenti controindicati:
- miscele di semi o snack troppo grassi o carenti di proteine;
- frutta secca;
- cibi zuccherati o grassi;
- insaccati;
- parti verdi di patata, pomodoro, melanzana;
- latte e derivati.
Come allestire la gabbia del tuo ratto domestico
Per i tuoi ratti domestici, ti consiglio di scegliere gabbie molto ampie, di metallo, in plastica o plexiglas, simili alle gabbie per conigli.
Per due esemplari le misure minime dovrebbero essere di almeno 80x50x50cm; avere più livelli sarebbe l’ideale.
Abbiamo già evidenziato come questi pet vivano meglio in gruppi di almeno due esemplari: fà sì che ognuno abbia il proprio spazio.
È anche importante scegliere gabbie con buona areazione, facili da pulire, a prova di fuga.
Sul fondo usa materiali assorbenti e non tossici come:
- canapa
- cellulosa
- lino
- pellet di carta riciclata
Sono sconsigliati:
- ghiaino per gatti
- truciolato
- segatura
- tutolo di mais
- pellet da stufe
Il fondo della gabbia deve essere pieno: la rete può causare lesioni ai piedi.
Crea un ambiente che sia stimolante, con giochi, tunnel, nascondigli, ruota.
Attenzione anche alle temperature: il caldo eccessivo causa malessere e disidratazione.
La temperatura ottimale è di 22°C, massimo 27°C.
Cura l’igiene della gabbia, cambiando il fondo quando serve e pulendo tutto almeno una volta a settimana.
Nel caso decidessi di lasciare qualche ora in giro il tuo peloso, guardalo sempre a vista: i ratti sono bravissimi a fuggire e cacciarsi nei guai.
Metti in sicurezza la casa da oggetti nocivi, materiali tossici o eliminando fili pericolosi; tieni in conto che potrebbero rosicchiare i tuoi mobili.
Come prenderti cura del tuo ratto di compagnia
Anche i ratti hanno bisogno del veterinario, esperto in animali esotici.
Non vanno vaccinati nè trasmettono malattie all’uomo, ma ti consiglio un paio di controlli l’anno.
I momenti di interazione col tuo cucciolo sono utili anche per controlli veloci e fai da te: è quindi fondamentale familiarizzare e maneggiarlo con cura, così da svolgere questa pratica con facilità.
In caso di segni di malessere come anoressia, respiro difficoltoso, abbattimento, corri dal veterinario.
Essendo per natura prede, infatti, i ratti (come i conigli), non danno segni espliciti di malessere finché non raggiungono uno stadio grave.
Tieni sempre d’occhio il tuo cucciolo, gli garantirai una vita sana e lunga.