Tartarughe di terra

Le tartarughe di terra (Testudo hermanni) sono chiamate più comunemente testuggini, anche per differenziarle dalle tartarughe d’acqua dolce.

Sono i più antichi rettili viventi, nonché gli animali domestici non convenzionali più diffusi.

Vivono a lungo, se ben tenute; scopri quindi come dare alla tua tartaruga di terra una vita lunga e felice.

Se ti stai avvicinando al mondo delle tartarughe terrestri ti suggerisco la lettura dell’articolo “La Tartaruga” nel quale troverai una descrizione generale di questo affascinante rettile.

Habitat di origine delle tartarughe terrestri

Le tartarughe di terra trovano come habitat prediletto la macchia mediterranea, foreste di querce e lecci, zone collinari, bassa montagna, zone costiere.

Esistono diverse sottospecie di tartaruga di terra, provenienti da luoghi differenti: la sottospecie T. hermanni boettgeri si trova soprattutto in Europa Orientale, mentre la T. hermanni hermanni in Europa Occidentale.

Esistono anche tartarughe di terra più esotiche, provenienti da America, Africa, Madagascar, Asia.

Caratteristiche fisiche delle tartarughe d’acqua

La tartaruga di terra si caratterizza per la presenza di uno scudo protettivo dorsale e rialzato – il carapace – e da un piastrone ventrale.

Il carapace è indispensabile per la vita di questo esemplare: attaccata ad esso c’è gran parte della spina dorsale.

Un carapace danneggiato può causare gravi problemi.

Questo animale può avere dimensioni che vanno da pochi centimetri fino a tre metri.

Sai da quanto tempo vive sul nostro pianeta? Da ben280 milioni di anni.

Le tartarughe da terra sono sopravvissute a molti dei loro antenati, addirittura anche ai dinosauri.

Ci sono riuscite modificando di poco le proprie caratteristiche rispetto alle origini.

La loro vita media è di circa 70-80 anni, ma alcuni esemplari sono arrivati persino ai 120 anni.  

Sono famose per la loro corazza protettiva: in essa si nascondono in caso di pericolo.

Il loro movimento è molto più lento rispetto a quello delle tartarughe d’acqua, più agili, attive e vitali.

Ulteriori differenze tra esemplari terrestri e acquatici si riscontrano anche riguardo il collo: nelle testuggini di terra è più lungo e largo.

Hanno, inoltre, quattro zampe più coniche e non palmate; le dimensioni della coda variano a seconda del sesso e della specie.

Non hanno l’orecchio esterno nédenti.

Le tartarughe sono, inoltre, animali a sangue freddo: non sono in grado da sole di mantenere una temperatura stabile; la regolano in base a quella ambientale esterna.

In che modo?

Spostandosi continuamente da una zona più calda a una più fredda: tieni a mente questa informazione, risulterà molto importante per allestire un habitat adeguato alla tua testuggine.

Come riconoscere il sesso della tua tartaruga di terra?

Puoi cogliere il dimorfismo sessuale delle tartarughe di terra osservando:

  • dimensioni: i maschi sono più piccoli delle femmine;
  • piastrone: nei maschi è più concavo rispetto a quello delle tartarughe femmine;
  • v del piastrone: il piastrone del maschio forma una V aperta, più larga di quella delle femmine;
  • coda: quella delle femmine è più piccola e meno grossa di quella delle tartarughe maschio;
  • cloaca: le femmine presentano un’apertura cloacale più vicina alla base della coda;
  • scuti sopracaudali: nel maschio sono più curvati verso il basso, nella femmina sono allineati col carapace.

Riproduzione delle tartarughe di terra

Alcune differenze anatomiche tra maschio e femmina di tartaruga sono importanti ai fine della riproduzione: il piastrone più concavo nei maschi, ad esempio, permette di adattarsi alla convessità del carapace della femmina.

Le tartarughe terrestri raggiungono la maturità sessuale ad un determinato peso e dimensione: nello specifico, una lunghezza di circa 8-9 cm per i maschi, 12-13 per le femmine.

L’accoppiamento avviene nel periodo primaverile, dopo il letargo.

Il corteggiamento del maschio è molto insistente: questo insegue la femmina ed emette un “grido” caratteristico durante l’accoppiamento.

Un’insistenza a volte pericolosa: i continui e pesanti tentativi di accoppiamento, possono causare gravi lesioni alla femmina.

Se hai intenzione di crescere più esemplari e farli riprodurre, ti consiglio di allevare più femmine rispetto ai maschi: per soddisfare le loro esigenze, questi necessitano di un harem.

Dopo l’accoppiamento è meglio separare la coppia.

Di solito la femmina depone a maggio e a giugno, 4-8 uova, in base alla specie.

Ricorda di fornirle una zona con terra smossa dove deporre e, poi, di incubare le uova nella stessa posizione in cui sono state deposte.

L’incubatrice deve avere una temperatura tra i 30° e i 33°C.

La schiusa avviene dopo 50-80 giorni, ma dovrai attendere prima di esporre i piccoli all’aperto.

Razze di tartaruga di terra

Dopo millenni di vita sulla terra, le varietà di tartarughe terrestri sono moltissime, diverse per dimensioni, colore del carapace, longevità.

La tua potrebbe essere una di queste:

  • Testudo Hermanni (o testuggine di Hermann), diffusa negli habitat mediterranei e molto longeva;
  • Testudo marginata (o tartaruga sarda), caratterizzata da squame posteriori allungate che formano una sorta di “gonnella”;
  • Testudo graeca (o moresca): diffusa in Italia, Spagna, Turchia, Grecia, Algeria, in alcune isole del Mediterraneo, è una specie protetta;
  • Tartaruga russa, dal carattere socievole e con quattro unghie delle zampe anziché cinque, come altre specie;
  • Tartaruga stellata: originaria dell’India, con un carapace a cupola che crea una sorta di piramide;
  • Tartaruga sulcata, originaria del Nord Africa, specie protetta.

Carattere delle tartarughe di terra

Le tartarughe terrestri sono molto amate perché docili e socievoli; si affezionano se te ne prendi cura, ti offrono tanto affetto al fronte di poche esigenze.

Questo, però, porta a credere che richiedano ancor meno attenzioni, come fossero giocattoli.

È invece tenere ben chiare le loro caratteristiche peculiari: poche, da rispettare con amore e attenzione.

Per quanto sia dolce e socievole, la tartaruga necessita di pace: non è un animale che si presta a ricevere coccole o carezze.

Ti consiglio, infatti, di limitare il contatto fisico a situazioni strettamente necessarie, prendendo l’animale in modo saldo e dalla parte posteriore del corpo: così eviterai morsi…non sono per nulla piacevoli!

Rispetta l’indole della tua amica, anche perché questa non ha la possibilità di esternare paura o dolori, emettendo suoni o assumendo posizioni minacciose.

Ti accorgerai del suo malessere o fastidio quando la vedrai ritirarsi nel suo guscio, dimostrando così di voler essere lasciata in pace.

Cosa mangiano le tartarughe di terra

Le testuggini sono animali erbivori e si nutrono essenzialmente di erbe di campo.

Cerca di rendere la loro dieta il più variegata possibile, mettendo a disposizione diversi tipi di erbe.

Tra quelle più ricche di nutrienti importanti, come calcio e fosforo, ti consiglio:

  • tarassaco
  • trifoglio
  • indivia
  • radicchio
  • cicoria
  • lattuga
  • insalata romana
  • petali di fiori
  • rucola
  • scarola

Se la tua tartaruga vive libera in un giardino abbastanza ampio e ricco di erbe, questa provvederà autonomamente alla propria alimentazione; integra, laddove necessario, in base all’habitat che crei per lei.

Puoi somministrare osso di seppia come integratore di calcio: questo permetterà anche di limare la ranfoteca.

Lascia sempre a disposizione acqua pulita da bere.

Tra i cibi sconsigliati, invece, ti ricordo:

  • tutti i carboidrati (pasta, pane etc…)
  • carne, pesce, salumi
  • latte e formaggi
  • dolci di qualsiasi tipo
  • cioccolato
  • frutta

Habitat in cattività di una tartaruga di terra

Le tartarughe di terra vivono sicuramente meglio se allevate all’aperto.

Se vuoi costruire un valido recinto ti do alcune dritte:

  • profondità di almeno 20 cm;
  • altezza di un metro;
  • spazio di almeno 3 cm2 ;
  • esposizione alla luce solare;
  • una recinzione senza appigli, per evitare che la tartaruga di arrampichi o scappi;
  • presenza di erbe di campo;
  • uno o più rifugi che consentano di ripararsi dal freddo o trovare ombra.

Questa specie va in letargo in inverno, da novembre ad aprile.

Ricorda, però, che solo esemplari di almeno 2-3 anni e in buona salute possono affrontarlo.

Lascia alla tua tartaruga un contenitore pieno di terra in cui possa interrarsi; tieni una temperatura tra i 5°C e i 10°C.

Non sempre, però, è possibile allestire uno spazio esterno; in questo caso dovrai allevare la testuggine in un terrario.

Come preparare un terrario per tartarughe di terra

Ecco qualche consiglio:

  • almeno 1,5 m di lunghezza;
  • 1 m di profondità;
  • 50 cm di altezza;
  • lampada UVB 5.0 con fotoperiodo di 10 ore;
  • lampada a spot incandescente posta nella zona calda;
  • zona calda con temperatura intorno ai 28-30°C, zona fredda sui 22-23°C (20°C di notte);
  • corretta areazione – con prese d’aria alte in corrispondenza della zona calda, prese basse in corrispondenza della zona fredda – così da consentire ricambio d’aria ed evitare eccessiva umidità;
  • ripari e rifugi;
  • ciotola per l’acqua, alta circa 1-2 cm (per evitare che la tartaruga entri e anneghi).

Ovviamente anche le tartarughe in terrario vanno in letargo: assicurati, come sempre, che la temperatura oscilli tra i 5°C e i 10°C.

Puoi utilizzare contenitori di plastica o cartone rinforzato, con del terriccio in cui la tartaruga potrà interrarsi.

Tartarughe terresti e Cities

Nel caso delle Testudo mediterranee, ogni esemplare deve possedere un apposito certificato CITES che ne attesti la provenienza, dimostrando che è nata e cresciuta in cattività.

Ricorda che, se non possiedi questo certificato, per le autorità sei colpevole di “bracconaggio”.

Prima di acquistare una tartaruga, quindi, informati accuratamente sull’iter per regolarizzarne il possesso: scegli rivenditori che rispettino la normativa e forniscano esemplari con regolare certificato CITES e microchip.

Nel caso trovassi una tartaruga di cui non conosci la provenienza, ti basterà contattare un veterinario esperto in animali esotici: verificherà non solo lo stato sanitario dell’animale, ma ti aiuterà anche a metterti in regola con le autorità.

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