Gerbillo

Non è ancora ben chiaro se il gerbillo appartiene alla Famiglia Cricetidae o alla famiglia Muridi.

È un piccolo roditore vivace, socievole, curioso e amante della compagnia.

Il nome latino di questo esemplare è “Meriones unguiculatus”, letteralmente: “guerriero con gli artigli“. 

Proprio degli artigli, il nostro amico fa spesso uso.

Habitat di origine del gerbillo

Il gerbillo proviene da zone aride e secche del pianeta, dalle zone desertiche dell’Africa settentrionale, Sahel, Corno d’Africa, Africa orientale e meridionale; dal Vicino Oriente, Penisola Arabica e Asia centrale, fino alla Cina centro-settentrionale e India occidentale.

È quindi un animale abituato ad inverni rigidi ed estati calde, ma riesce ad adattarsi bene ovunque.

Dovendo sopravvivere a climi e territori aridi, è in grado di limitare notevolmente la dispersione di acqua rispetto al “cuginocriceto: lo fa eliminando modeste quantità di urina.

In natura i gerbilli sono abili scavatori, costruiscono e vivono in tane sotterranee molto elaborate.

In questi sistemi di tane vive una sola famiglia, composta da circa 20 esemplari; a volte più famiglie si associano per vigilare meglio i predatori.

Sono animali attivi soprattutto di notte: in questo momento della giornata abbandonano le tane per accumulare provviste e cibo.

A differenza dei criceti, però, non dispongono di tasche guanciali.

Caratteristiche fisiche di un gerbillo

Il gerbillo ha un aspetto molto gradevole e tenero; ha un peso contenuto, tra i 52 e i 133 grammi, e una lunghezza di circa 12 cm.

A questa misura, si aggiunge la lunghezza della coda, che va dai 6 ai 12 cm.

I maschi di gerbillo sono leggermente più grandi delle femmine; entrambi possiedono sulla pancia, a livello dell’ombelico, una particolare ghiandola odorifera detta ghiandola di Harderian.

Essa permette ai gerbilli di emanare l’odore su oggetti o altri animali, diffondendo una sostanza ricca di feromoni.

Questo comportamento viene utilizzato per marcare il territorio.

Le zampe posteriori di questo roditore sono adatte al salto;

Come il coniglio, quando è spaventato, sbatte le zampe contro il suolo come minaccia: in natura, è un segnale di pericolo per tutto il gruppo.

Utilizza questa informazione per carpire eventuali segni di malessere e paura nel tuo piccolo amico.

Ha un muso aguzzo e orecchie poco visibili, date anche le sue dimensioni generali ridotte.

Perchè il gerbillo beve poca acqua?

Abbiamo già parlato della sua particolarità, cioè quella di risparmiare acqua per sopravvivere a climi aridi e deserti.

Ma come fa?

La immagazzina nelle cellule adipose; di conseguenza produce pochissima urina e feci molto secche.

Esistono circa 14-15 generi di gerbilli; il colore originario è marrone chiaro ma, ad oggi, sono presenti anche altre colorazioni frutto di mutazioni e incroci:

  • nero
  • cannella
  • bianco
  • argento
  • champagne
  • fulvo

Come prenderti cura del tuo gerbillo

Allevare gerbilli

La vita media di questo pelosetto è di 3-4 anni ma, se saprai curarlo al meglio, può arrivare anche a 5 anni.

Non è necessario vaccinarlo; ti consiglio, però, di farlo visitare da un veterinario esperto in esotici dopo l’acquisto, oltre a controlli annuali per la prevenzione di malattie dovute all’età.

In generale igiene della gabbia, acqua pulita, cibo adeguato garantiscono la salute del tuo piccolo amico.

Riguardo la pulizia del pelo, questi roditori hanno l’abitudine di prendersi vicendevolmente cura del loro manto.

Dovrai quindi disporre bacinelle per consentire loro di fare i bagni di sabbia, come per il cincillà.

Questa pratica, infatti, consente di eliminare sebo e sporcizia.

Cerca, inoltre, di tenere sotto controllo denti e artigli, che devono sempre essere sufficientemente consumati.

Potrai aiutare il tuo cucciolo con pietre o di piastrelle capovolte: in questo modo i gerbilli dovrebbero essere in grado di occuparsi autonomamente dei loro artigli.

Attenzione alla Coda

I Gerbilli sono animali abbastanza robusti, ma necessitano di alcune accortezze: è importante, infatti, non afferrarli mai per la coda o potrebbero spaventarsi.

Essendo molto delicata, se manipolata in modo improprio potrebbe danneggiarsi e causare malessere.

L’ideale sarebbe maneggiarli stando seduti per terra o su un tavolo.

Stai attento anche ad eventuali colpi d’aria: il gerbillo ha una grossa ghiandola lacrimale e, quando si infiamma, sembra che occhi o naso sanguinino; in realtà, è solo iper-lacrimazione.

Riproduzione del gerbillo

Distinguere il sesso di un gerbillo è possibile dopo circa 7 settimane di vita, quando i testicoli nel maschio diventano molto evidenti.

La gravidanza è piuttosto breve, dura tra i 24-26 giorni.

Assicurati che la femmina di gerbillo abbia abbondante materiale per costruire il nido e non disturbare né lei né i futuri cuccioli.

Ogni cucciolata vede tra i 4 e i 6 piccoli gerbilli; a volte persino 12.

Sono immaturi, senza pelo e pesano circa 3 g.

A 16-20 giorni aprono gli occhi ed entro un mese sono completamente svezzati.

Rispetto ad altre specie, non è necessario separare il maschio, in quanto non disturba i piccoli.

La femmina può tornare in calore subito dopo il parto.

Carattere e abitudini

Come prima cosa, ti dirò che il gerbillo non è esattamente un cuor di leone: ha un’indole sì curiosa, ma è sempre molto cauto in situazioni nuove e sconosciute.

Non è però un animale aggressivo: pur se spaventato, difficilmente potrà morderti.

Ad ogni modo, sii gentile con lui, rispetta i suoi tempi.

Come conigli, criceti e furetti, anche il gerbillo è un animale crepuscolare: alterna periodi di riposo e attività per tutto il giorno, anche se il picco di energia è nella tarda serata.

Interagire col tuo peloso nei momenti a lui più congeniali, lo renderà felice.

Lascialo vivere insieme ai suoi simili: un gerbillo tenuto da solo potrebbe addirittura avere gravi danni di salute.

Se vuoi evitare cucciolate, tieni esemplari dello stesso sesso, messi insieme da piccoli.

Non costringere due adulti estranei alla convivenza forzata e non introdurre un nuovo soggetto in una colonia: potrebbero verificarsi lotte feroci.

L’alimentazione del gerbillo

Alimentazione gerbillo

Rispetto al cugino criceto, la dieta di un gerbillo dovrebbe essere più ricca di proteine.

Ti consiglio quindi di usare mangime in pellet per topi domestici o criceti, perché contiene circa il 18-22% di proteine necessarie al tuo peloso.

Puoi integrare con cereali non zuccherati, insetti come tarme e grilli, piccole quantità di vegetali freschi, frutta, uovo sodo.

Lascia a disposizione rametti di alberi da frutto o blocchetti di calcio: rosicchiarli aiuta a consumare regolarmente i denti incisivi che, come già evidenziato, sono a crescita continua.

Il gerbillo necessita di poca acqua, ma non deve mai mancare.

Tra gli alimenti controindicati ti segnalo:

  • semi, carrube, frutta secca;
  • snack per roditori;
  • dolci e carboidrati (pane, pasta, biscotti etc)
  • cioccolata;
  • alimenti cotti, salati e fritti;
  • latte e derivati del latte;
  • verdure e frutta molto ricche di acqua, come anguria o cetrioli;
  • parti verdi di pomodori e patate;
  • melanzane.

La gabbia per gerbilli

Gabbie Gerbilli

La prima cosa che ti consiglio, è creare uno spazio ampio e adatto ad accogliere più esemplari.

Come già detto, per i gerbilli è importante non vivere in solitudine.

Potresti anche pensare di scegliere un terrario.

Ti sconsiglio le gabbie per criceti: le sbarre, infatti, non sono adeguate; rosicchiandole, questi pet potrebbero provocarsi lesioni a muso o denti.

I gerbilli, inoltre, non hanno la possibilità di scavare e tendono a buttare fuori la lettiera.

Oltre all’ampiezza è importante che, qualsiasi alloggio tu scelga, l’altezza delle pareti sia di almeno 30 cm: questi piccoli roditori sono abili saltatori.

Vista la loro propensione a scavare tane profonde, scegli gabbie con il fondo solido e dotate di lettiera, casette, tubi e nascondigli vari.

Ti sconsiglio lettiere abrasive, sabbia o ghiaino per gatti: potrebbero provocare patologie cutanee.

Preferisci pellet di segatura, carta riciclata, fieno morbido e sottile, carta stracciata.

La segatura può causare irritazioni oculari.

Non dimenticare la sabbiera: abbiamo già imparato quanto i bagni di sabbia siano importanti per il tuo gerbillo.

Scegli, ovviamente, quella indicata per lui.

Inserisci anche mensole e ripiani alti su cui il tuo cucciolo possa arrampicarsi e giocare.

Aggiungi ruote, tunnel e tutto ciò che possa favorire l’esercizio fisico.

Come materiali preferisci la terracotta, la ceramica, il PVC.

Il cibo può essere sparso per la gabbia, così da stimolare il normale comportamento di ricerca del cibo; l’acqua va collocata in appositi contenitori o abbeveratoi.

Un ultimo consiglio: fai attenzione alle temperature.

I gerbilli soffrono oltre i 35°C, soprattutto con elevata umidità che fa assumere al pelo un aspetto untuoso.

Quanto costa un gerbillo

Il prezzo di un gerbillo parte dai 10 euro, anche se il consiglio è di prendere più di uno.

Puoi anche pensare ad adozioni: sono tanti i pelosi in cerca di una casa e un po’ di amore.

Infine, prima di accogliere qualsiasi pet, informati sempre sulla presenza un veterinario esperto nella cura di questi roditori.

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