Pappagallo Cenerino

Il pappagallo cenerino è uno dei pappagalli più noti e diffusi, sia in cattività sia in natura.

Noto anche con il nome di Psittacus erithacus – o pappagallo cenerino del Congo o cenerino maggiore – appartiene alla famiglia Psittacidae.

La docilità, l’affettuosità e la grande intelligenza rendono i pappagalli cenerini tra i più amati.

Caratteristiche del pappagallo cenerino

La Testa del Pappagallo Cenerino

In generale questo pappagallo è molto apprezzato non solo per il suo carattere, ma anche per la sua livrea.

Come suggerisce il nome, il suo piumaggio è principalmente di colore grigio, con sfumature più scure su testa e ali e più chiare sul ventre.

Osservando meglio, però, potrai notare che le penne di testa e corpo hanno punte di bianco lungo i bordi, mentre quelle della coda sono rosso vivo.

Questo pappagallino si presenta in due diverse sottospecie, che differiscono leggermente nei colori – ma non solo:

  • il cenerino dalla coda rossa, di una tonalità di grigio più chiara, penne della coda rosse e becco completamente nero;
  • il cenerino Timneh, di un grigio più scuro, con la coda marrone e un’area di colore chiaro sulla parte superiore del becco. È, inoltre, più piccolo e meno diffuso in cattività.

Entrambe le sottospecie presentano sulla faccia, intorno agli occhi, una zona di pelle nuda grigio chiara.

Non lasciarti confondere da colorazioni diverse da quelle canoniche, frutto di selezioni particolari da parte degli allevatori, che hanno portato a diverse mutazioni.

Tra queste, esemplari con una banda rossa sull’addome, o colorazione completamente rossa, o coda bianca, nonché albini o gialli.

Ovviamente, fai attenzione a non confondere la comparsa di penne rosse causate da problemi di salute (come follicoliti, danni epatici, malnutrizione, una malattia virale – PBFD), con una mutazione di colore.

Dimensioni del Cenerino

Psittacus erithacus Pappagallo Cenerino

I pappagalli cenerini hanno una lunghezza che va dai 35 fino ai 40-50cm (dipende dalla sottospecie), con un’apertura alare di 46-52 cm e un peso di 400 grammi.

Un’altra particolarità, è che hanno quattro dita per zampa, due anteriori e due posteriori.

Sono volatili piuttosto longevi: in natura vivono fino a 20/25 anni, mentre in cattività anche fino a 40/60 anni, se ben tenuti.

Sicuramente, curare l’alimentazione e fare attenzione alla salute potrebbero essere due fattori tali da concedere una vita serena al tuo piccolo amico.

Come distinguere il sesso del pappagallo Cenerino

Il dimorfismo sessuale in questa specie non è molto marcato, maschi e femmine sono quasi uguali e non è facile distinguerli in modo rapido.

Esistono sottili differenze, che non sono però molto evidenti.

Ti cito le principali:

  • i maschi di Cenerino sono di un paio di centimetri più lunghi delle femmine e la loro testa è un po più grande e piatta;
  • le femmine di Cenerino hanno una pupilla più ellittica, i maschi più tondeggiante.

Nella sottospecie P. e. erithacus, inoltre, il maschio presenta alcune penne rosse intorno alla cloaca ed ali più scure.

Tuttavia, come puoi capire, sono differenze molto sottili e non sempre ben evidenti; il modo migliore e più sicuro per distinguere il sesso di questo volatile è, quindi, il test del DNA, eseguito solitamente sulle penne.

Anche i giovani sono uguali agli adulti, con l’unica differenza degli occhi, prima grigio-neri poi gialli, da adulti.

La punta della coda, inoltre, è di un rosso più intenso almeno fino all’anno e mezzo di vita.

Intorno agli occhi, infine, presentano una zona di cute nuda di colore grigio chiaro.

Abitudini e carattere del pappagallo cenerino

Del comportamento dei cenerini in natura non si sa molto, in quanto sono volatili piuttosto diffidenti e tendono a nascondersi.

Diverso è, invece, il carattere in cattività: sono uccelli molto docili, facilmente addomesticabili, socievoli ed estremamente intelligenti; quest’ultima caratteristica li rende, però, anche estremamente complessi.

Il pappagallo cenerino, infatti, deve essere continuamente stimolato dal punto di vista intellettivo, in quanto potrebbe annoiarsi e assumere comportamenti autolesionisti.

Tieni in conto, quindi, di dover dedicare del tempo al tuo pappagallino per rendere il vostro legame piacevole e saldo; chiediti se sei in grado di prenderti questo impegno e, se sei alle prime armi, ti consiglio di informarti a dovere su questa specie per capire se fa al caso tuo.

D’altra parte, tieni a mente che questa specie tende a volte a creare legami quasi morbosi con chi se ne prende cura.

Ti consiglio, dunque, di adoperarti affinché possa legarsi anche ad altri membri della famiglia, in modo che il tuo amico non soffra troppo la mancanza qualora fosse assente la persona da lui preferita.

Un cenerino solitario, infatti, non potrà mai essere veramente felice.

Pensa a questo aspetto se tieni al tuo piccolo amico.

Il Psittacus erithacus può essere inoltre amorevole e giocoso e, subito dopo, esigente e scontroso.

Nonostante il carattere socievole e la voglia di attenzioni, ricorda che i pappagalli cenerini non amano essere troppo coccolati.

Accettano solo qualche coccola o grattino alla testa e non apprezzano un contatto fisico intenso; preferiscono di gran lunga essere stimolati mentalmente.

Come già detto, sono infatti tra i pappagalli più intelligenti: un’intelligenza paragonabile a quella di un bambino di 5-6 anni.

Ti elenco alcune delle loro abilità:

  • sono in grado di associare la voce di una persona a un viso, riconoscendolo tra altri;
  • possono riconoscere più di 100 parole, associandole spesso fra loro e creando intere frasi contestualizzate alle situazioni;
  • riescono a ripetere parole e frasi anche dopo averle sentite solo una volta o due;
  • sono capaci di comprendere ciò che si sta dicendo.

Il pappagallo cenerino non è un uccello particolarmente rumoroso, ma ripete tutto ciò che sente come i bambini più piccoli: fa attenzione, dunque, a ciò che dici perché potrebbe riportarlo in presenza di chiunque!

Oltre alle parole, riesce ad imparare e ripetere anche suoni, come porte cigolanti, bip del computer, allarmi antincendio, suonerie del telefono.

Stai attento anche a questo aspetto perché, una volta che un suono viene appreso, sarà difficile per il tuo pappagallo “disimpararlo”.

E, per te, potrebbe diventare una tortura ascoltarlo!

Alcuni consigli per la cura e l’igiene del tuo pappagallo

Una buona igiene è importante per la salute e la felicità dei pappagalli tenuti in cattività.

Potrebbe succedere, tuttavia, che questi siano a volte riluttanti a fare il bagno.

Ti sconsiglio di costringere il tuo uccellino, perché potrebbe causargli stress e minare il vostro legame.

Come fare allora per curare l’igiene del tuo amico?

Ricorda, innanzitutto, che in natura gli uccelli si bagnano sotto la pioggia: potresti, quindi, ricreare una situazione simile con un flacone spray e spruzzarlo leggermente, così da capire se gli piace.

In alternativa puoi bagnarti tu stesso, così che il tuo pappagallo ti osservi e desideri imitarti per sentirsi parte della famiglia e conquistare il tuo affetto.

In ogni caso, è importare rispettare i suoi tempi, così che possa sempre fidarsi di te.

Diffusione e habitat del pappagallo cenerino

Il pappagallo cenerino è originario dell’Africa centro- occidentale.

Popola soprattutto paesi come Congo, Gabon, Angola Costa d’Avorio, Ghana, Kenya, Uganda, Camerun; luoghi dove, purtroppo, la conservazione di questo esemplare non è molto importante, infatti questi uccelli sono costantemente catturati e venduti.

In generale, il loro habitat principale è la foresta equatoriale, con alcuni stormi che occasionalmente si spingono ai limiti di essa, verso la savana, o ad altitudini di circa 2200m; raramente si avvicinano ai villaggi.

Sono comunemente visti ai margini dei boschi, nelle radure, foreste a galleria, mangrovie, savane boschive, aree coltivate e giardini.

Hanno l’abitudine di stanziare nelle aree aperte vicine ai boschi, appolaiandosi sugli alberi vicini all’acqua o sulle isole nei fiumi.

Le specie che vivono in Africa occidentale, durante la stagione più secca migrano lontano dalle zone più aride.

Il pappagallo cenerino, in generale, forma gruppi numerosi ed è monogamo.

A volte, sfrutta gli alberi per la nidificazione; altre, siti abbandonati da uccelli come i picchi.

Riproduzione in natura del pappagallo cenerino

Coppia di Pappagalli Cenerini
Quando i pappagalli Cenerini si scelgono formano un legame che durerà per tutta la vita. Sono pappagalli molto fedeli e dal loro legame di coppia nasceranno, negli anni, diversi giovani cenerini.

I pappagalli cenerini raggiungono la maturità sessuale tra i 3 e i 5 anni.

Quando questo succede, ogni pappagallo sceglie il partner con cura e, una volta formato, il loro legame è unico e permanente.

La riproduzione avviene in ampie colonie, anche se ogni coppia occupa il proprio albero.

Non sappiamo molto del loro corteggiamento in natura, essendo animali che difficilmente si trovano in zone popolate dall’uomo.

Sono state osservate, però, alcune particolari esibizioni in volo vicino le aree di nidificazione: il cenerino maschio nutre la propria compagna, dopodiché entrambi fischiano leggere note monotòne.

Finito il corteggiamento, la femmina del cenerino dormirà nella cavità in cui si trova il nido, mentre il maschio farà la guardia.

La stagione riproduttiva varia leggermente in base alle zone, ma di solito coincide con la stagione secca; il pappagallo cenerino si riproduce una o due volte l’anno.

Le femmine depongono da 3 a 5 uova di forma tondeggiante, a intervalli di 2-5 giorni; si dedicano poi alla cova, che dura circa 30 giorni, mentre il maschio ha il compito di procurare il cibo.

Una volta nati, i genitori imbeccano i pulli fino a 3-4 mesi di età; occorrono 7-8 settimane affinchè i piccoli inizino le loro prime esplorazioni fuori dal nido, da cui escono pienamente a 12 settimane di vita.

I genitori li nutrono e li proteggono, finchè non raggiungono l’indipendenza.

Riproduzione in cattività del pappagallo cenerino

Maschio e Femmina di pappagallo Cenerino
Per aver successo nella riproduzione dei Cenerini è molto importante alloggiare la coppia in una gabbia o voliera di grandi dimensioni.

La riproduzione in cattività di questo esemplare non è molto semplice

Il periodo migliore per l’allestimento del nido è sicuramente la primavera.

In cattività la riproduzione avviene in ogni stagione, anche due volte l’anno, ma può succedere che si salti qualche stagione.

Ad ogni modo, lascia la coppia tranquilla in fase riproduttiva ed evita di cambiare gabbia.

Fai attenzione anche alla pulizia nel nido: è sì utile ad evitare possibili malattie ma, se fatta in maniera scorretta, può portare all’abbandono delle uova o dei pulli.

Quando si schiudono le uova, se vuoi allevarli a mano aspetta il 15esimo giorno di vita dei piccoli per somministrare loro appositi cibi morbidi ogni 2-3 ore.

Proponi contemporaneamente anche cibi solidi.

Lo svezzamento inizia a 4 mesi circa; è una fase estremamente delicata che, se portata avanti in maniera errata e maldestra, può arrecare danni notevoli ai pulli per la vita.

Alimentazione in natura del Cenerino

Il Psittacus erithacus ha l’abitudine di percorrere diversi chilometri per cercare acqua e cibo.

Si nutre di solito di frutta, semi, noci di palma, bacche e germogli.

È un pappagallo che può soffrire di carenza di vitamina A, vitamina D, calcio o essere, al contrario, portato all’obesità se la sua dieta risulta piena di semi, soprattutto di girasole.

In realtà, questi volatili possono sopravvivere anche una quindicina d’anni con alimentazioni totalmente inadeguate, prima di soccombere per le gravi carenze nutrizionali; con un’alimentazione adeguata, invece, possono superare i 50 anni di vita.

Necessitano di acqua sempre fresca e devono assolutamente evitare cibi ricchi di grassi, salati, cioccolata e avocado.

Caratteristiche della gabbia per il pappagallo cenerino

Gabbia per il pappagallo cenerino

Scegliere la giusta gabbia per il tuo pappagallo è importante.

Ricorda che è un volatile di taglia media e la voliera deve rispondere ad alcune esigenze e requisiti fondamentali:

  • dimensioni di almeno 80x70x120 cm, per una gabbia spaziosa in cui il tuo amico non sbatta le ali una volta distese o possa farsi male;
  • distanza tra le sbarre che non superi i 2,5 cm, al fine di evitare incidenti;
  • sbarre orizzontali che aiutino il pappagallo ad arrampicarsi (evita gabbie circolari);
  • apertura preferibilmente in alto in modo che il pappagallo possa uscire (se addestrato) dalla gabbia;
  • presenza di diversi posatoi, molti giocattoli sicuri, vari oggetti da esplorare e distruggere con il becco.

Ti consiglio, inoltre, di fare attenzione ai materiali: è preferibile l’acciaio inossidabile o un metallo verniciato a polvere, assicurandoti che non siano state usate vernici potenzialmente tossiche; oltre all’acciaio, materiali altrettanto sicuri sono ottone e cromo.

Fai attenzione allo zinco, è tossico!

Anche i materiali dei posatoi devono essere scelti con cura; il legno naturale è il materiale perfetto.

Occhio anche alle dimensioni: il loro diametro deve essere tale, da permettere alle dita dell’uccello di circondare il ramo senza che si tocchino.

Sarebbe preferibile inserire più di un posatoio, di diametri diversi per stimolare divertimento e attività fisica.

Utilizza rami di alberi per formare posatoi naturali dalla forma e diametro variabile.

Non sottovalutare mai l’intelligenza di questo pappagallo: è bravissimo a capire i meccanismi per evadere, quindi rendi sicure le chiusure degli sportelli.

Puoi ricoprire il fondo della gabbia con fogli di giornale, economici e facili da sostituire, ma fai attenzione che non possa strapparli con il becco poichè l’inchiostro potrebbe risultare tossico.

L’importante è cambiare fondo, cibo e acqua quotidianamente, oltre a mantenere sempre ben igienizzati tutti i componenti della voliera.

Sarebbe utile anche dare al tuo amico la possibilità di intrattenersi con giochi differenti, da inserire gradualmente (così da non intimidirlo) e da cambiare a rotazione ogni tot di tempo per non annoiarlo.

Anche il posizionamento della gabbia merita la sua importanza.

Ti consiglio di riporre la voliera in una delle stanze più frequentate della casa, in punto che consenta comunque di far sentire il tuo pappagallo sicuro; ad esempio, in un angolo della stanza.

Lascia tranquillo e buio l’ambiente di notte, in quanto i pappagalli cenerini sono soliti dormire anche 8-10 ore filate.

Attenzione alle correnti d’aria, alla luce del sole diretta per evitare colpi di calore e alla presenza di animali predatori, come cani e gatti.

Evita la cucina, perché i fumi, i materiali e le sostanze presenti potrebbero essere tossici.

Vita in libertà del pappagallo cenerino

Il pappagallo cenerino richiede sicuramente tante tue attenzioni ed è un volatile che mal sopporta di stare tutta la vita chiuso in una gabbia.

Sarebbe importante per lui trascorrere del tempo libero in casa, la quale necessita ovviamente di essere messa in sicurezza.

Piccoli utili consigli:

  • chiudi porte e finestre;
  • tira le tende, così che non sbatta contro i vetri;
  • togli di mezzo recipienti pieni di acqua e spegni fonti di calore come candele o caminetti;
  • nascondi bene i fili elettrici ed elimina possibili sostanze tossiche; questo pappagallino, infatti, tende a mettere tutto nel becco.

Dunque, ricorda anche di mettere in sicurezza ciò che è importante per te, affinché non lo distrugga.

Principali malattie del Psittacus erithacus

Essendo possibili prede, in natura l’istinto dei pappagalli cenerini è quello di nascondere il malessere così da apparire sani ai predatori e al loro stormo.

Questo istinto naturale è presente anche nei pappagalli addomesticati e nati in allevamento.

Devi quindi prestare sempre molta attenzione a tutti i segnali e i comportamenti del tuo uccellino perché, a volte, la malattia viene nascosta fino a quando le condizioni non diventano davvero gravi.

Fra le principali malattie di questo volatile troviamo:

  • PBFD (malattia del becco e delle penne, di origine virale);
  • PDS (dilatazione e malfunzionamento del proventricolo);
  • malnutrizione;
  • follicoliti;
  • autodeplumazione da stress;
  • deficit nutrizionali;
  • insufficienza epatica;
  • aspergillosi polmonare;
  • diarrea da Reovirus.

Ultime curiosità sui pappagalli Cenerini

Sai che i pappagalli cenerini erano amati già dagli antichi greci?

Li tenevano come animali domestici ed hanno trasmesso questa tradizione anche agli antichi romani.

Ad oggi, in realtà, i cenerini non sono ancora rari in natura, ma subiscono continue catture e risentono della distruzione delle foreste.

Sono quindi a rischio, sia a causa di predatori naturali come avvoltoi delle palme, rapaci e scimmie, sia dell’uomo.

Il Psittacus erithacus è presente nell’ Appendice II del CITES, dunque il prelievo in natura è (almeno in teoria) strettamente regolamentato.

Dal 2007, l’Europa ha proibito l’importazione di uccelli di cattura, quindi tutti i cenerini che si trovano in commercio sono di allevamento.

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